Tipologia dei servizi offerti

Quale Intervento Psicologico?

Durante il primo o i primi incontri si stabilisce insieme qual è il tipo di intervento più indicato. “Insieme” significa che il Cliente, con la sua storia e la sua conoscenza di sè, e il Professionista, con il suo bagaglio di esperienza e di competenze, si confrontano sulla decisione rispetto al percorso più opportuno da intraprendere.

  • VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
  • SOSTEGNO PSICOLOGICO
  • PSICOTERAPIA INDIVIDUALE
  • POTENZIAMENTO COGNITIVO
  • Psychological Resilience
  • Post Traumatic Stress
  • Professional Burnout
  • Obesity
Come avviene per il corpo fisico, anche la mente ha delle caratteristiche di funzionamento che si assomigliano nella maggior parte degli esseri umani. Accade quindi che il nostro mondo interiore si organizzi secondo dinamiche a cui gli studiosi hanno dato un nome: le cosiddette “diagnosi“.

La diagnosi non va però intesa come “etichetta” esaustiva e sufficiente per descrivere un sintomo. Il sintomo può comparire con prepotenza nella vita delle persone facendole soffrire, ma allo stesso tempo interrogandole. Esso rappresenta il modo migliore che la persona ha trovato per far fronte agli eventi di vita e relazionali in cui è stata coinvolta. Proprio per questa ragione, i sintomi non vanno semplicemente “eliminati” (come potrebbe fare il farmaco, ammesso che sia possibile), ma anzitutto compresi e messi in relazione con la storia di vita del soggetto, all’interno di una relazione di fiducia con un professionista preparato ed eticamente corretto, neutrale ma empatico.

Quando incontro una persona per la prima volta, chiedo di raccontare cosa lo/la ha portata ad essere lì proprio in quel momento della propria vita: spesso sono presenti eventi scatenanti che hanno creato dolore e fatica, o hanno scatenato l’esordio di un sintomo, oppure hanno acceso la consapevolezza di avere bisogno di un aiuto. Spesso emerge come, al di là dell’evento attuale scatenante, ci siano dei “precursori” nella storia, ovvero dei momenti in cui il soggetto ha sperimentato stati d’animo simili a quelli attuali.

Si avviano quindi una serie di colloqui preliminari, che permettono alla persona di confermare il suo desiderio di iniziare un percorso, e di farlo con il professionista che ha incontrato. Il professionista, dal canto suo, avrà modo di raccogliere maggiori informazioni e quindi di valutare, secondo la sua esperienza, quale tipo di percorso sia il più indicato. Insieme, si concordano poi gli obiettivi e le aspettative, insieme agli aspetti pratici.

A seconda delle caratteristiche della domanda e dei soggetti coinvolti, può essere indicato un percorso di accompagnamento in un periodo difficile della vita, oppure può essere preferibile cominciare un percorso che vada più in profondità, quindi una vera e propria psicoterapia.
Il sostegno psicologico è una funzione di tipo supportivo alla tenuta delle condizioni di benessere della persona, del gruppo o di una istituzione.

Il sostegno psicologico è un intervento il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita dell’individuo e degli equilibri adattivi in tutte le situazioni (di salute e di malattia), nelle quali ciò si rileva opportuno, sviluppando e potenziando i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione, e che necessita della stesura del bilancio delle disabilità, delle risorse, dei bisogni e delle aspettative del soggetto, nonché delle richieste e delle risorse dell’ambiente. Il sostegno psicologico realizza interventi diretti e mirati ad ottimizzare ogni tipo di relazione affettiva, adeguando la percezione del carico delle responsabilità e sviluppando le reti di sostegno e di aiuto nelle situazioni di disabilità o disagio psichico.
La psicoterapia è un intervento che mira ad aiutare una persona che si trova in un momento di crisi o di sofferenza e non riesce a capire quale sia la causa di questo stato o come trovare sollievo per ristabilire equilibrio nella propria vita. La psicoterapia è, dunque, uno spazio di ascolto e di sostegno nel quale il terapeuta lavora con il cliente per individuare la problematica centrale che crea malessere, promuovendo strategie per accrescere il benessere e migliorare la qualità della vita. Il trattamento psicoterapeutico è finalizzato al conseguimento della migliore realizzazione di se stessi, delle proprie capacità e potenzialità; all’aumento della conoscenza di sé e l'accettazione dei propri limiti; alla riduzione della sofferenza psicopatologica.

La psicoterapia è un percorso che può essere intrapreso anche da persone che non soffrono di un disagio in particolare, ma che hanno il desiderio di imparare a conoscersi e rendersi più consapevoli di alcuni aspetti di sé.

In particolare, il metodo psicoanalitico è un approccio psicoterapeutico che si interroga sulle cause profonde del disagio soggettivo e che in questo modo vuole rispondere alle mutevoli manifestazioni del disagio umano e sociale.

Consiste nella ricerca della verità soggettiva cogliendo le varie forme attraverso le quali l’inconscio si manifesta. Il nostro mondo interiore, in gran parte inconscio quindi difficilmente accessibile, è ricchissimo di pensieri, ricordi, emozioni e pulsioni ed è in continua trasformazione; l’analista e il paziente esplorano insieme questo universo alla ricerca delle cause profonde dei comportamenti, delle dinamiche relazionali e della sofferenza di ogni individuo.
Si è soliti parlare di sviluppo cognitivo riferendosi all'apprendimento e all'incremento di capacità intellettive durante tutto l'arco della vita di un individuo, che tendono a migliorarsi e a perfezionarsi con il tempo. L'individuo assimila in continuazione le informazioni che riesce ad apprendere dal mondo esterno, cerca di immagazzinarle sotto forma di rappresentazioni mentali per poterne disporre in momenti successivi a seconda delle sue necessità. La costruzione di conoscenze, acquisite attraverso l'interazione con l'ambiente esterno, avviene fin dalla nascita e si arricchisce con la maturazione dell'individuo assumendo caratteristiche diverse sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.

Si è soliti pensare che la fascia di età che comprende l'infanzia e l'adolescenza sia lo stadio di vita dell'individuo in cui la necessità e la possibilità di incrementare in maniera significativa le proprie capacità intellettive sono massime.

Lo sviluppo cognitivo comprende molteplici capacità e per questo motivo si parla di intelligenza come di un contenitore di funzioni diverse che, interagendo tra loro, permetto all'individuo di adattarsi all'ambiente esterno e di accrescere la propria conoscenza.

Non tutti gli individui però presentano le stesse capacità e le stesse tempistiche di assimilazione delle informazioni dall'esterno e di elaborazione delle stesse. I bambini che presentano, per esempio, dei disturbi dell'apprendimento (disgrafia, discalculia, disortografia, dislessia), fanno fatica ad apprendere attraverso il metodo standard applicato dal sistema scolastico e necessitano di canali alternativi, funzionali al pari di quelli canonici, per raggiungere l'obiettivo conoscitivo prefissato.

Il potenziamento cognitivo mira a sfruttare in maniera più adeguata le specifiche capacità di apprendimento di ogni individuo per massimizzare il processo si assimilazione di informazioni dall'esterno e di farle proprio all'interno repertorio di conoscenze.

Uno scopo secondario di questo percorso mira ad affrontare una serie di stati emotivi negativi che sono spesso presenti in persone che si sentono in difetto rispetto agli altri nell'ambito dell'apprendimento scolastico. La presenza di difficoltà di apprendimento non per forza deve essere tradotta in termini di ostacoli e impedimento a raggiungere il proprio obiettivo.

Una maggiore consapevolezza delle proprie capacità di apprendimento e l'utilizzo di tecniche personalizzate possono portarci dove ci sembra impossibile arrivare.

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